A Ca' Civrai! Diario di un ritiro spirituale e intellettuale (4-5-6 ottobre 2017)
Ca' Civrai è...
Ritiro dalla frenesia della città--- alleggerimento mentale e spirituale.
Possibilità di studio in maniera più laboratoriale con gli insegnanti.
Unione tra classi; in questi giorni ci siamo conosciuti e abbiamo stretto amicizia.
Continuo lavoro muscolare (giochi con la palla, passeggiate, continuo movimento).


Siamo arrivati con una certa frescura che nei giorni successivi si è trasformata in clima temperato e abbiamo ringraziato il Signore per la grande possibilità che ci ha dato.
Durante queste giornate di soggiorno montano non siamo mai stati con le mani in mano, anche se la maggioranza del tempo libero lo abbiamo passato a giocare a pallone, abbiamo anche “giocato” con i neuroni.

Abbiamo iniziato le lezioni con simpatici enigmi di logica (grazie alla professoressa di matematica) che richiedevano, oltre all'uso del buon senso, anche di applicare varie leggi matematiche, il tutto ci ha impegnato il primo pomeriggio.
Finite le lezioni abbiamo fatto una passeggiata al fiume accompagnati dal vicino di casa Niccolò (un bambino di sette anni). Quest’anno, nel fiume, non è caduto nessuno...
La sera abbiamo fatto giochi di gruppo che ci hanno aiutato a conoscersi meglio.
Il secondo giorno, cinque ottobre, in mattinata, con la professoressa italiano abbiamo parlato della biografia di San Francesco d’ Assisi (patrono d’Italia), un giorno dopo la celebrazione della sua nascita, e abbiamo letto alcuni suoi testi tra cui una delle “Lodi”, “Il cantico delle creature”.
Dopo pranzo il professore di scienze ha impartito alle classi prima e seconda una lezione sulle cellule, messa poi in pratica osservando al microscopio sezioni di occhio di rana, di fegato e cipolla.
Siamo anche tornati al fiume dove abbiamo raccolto provette di acqua in punti differenti per cercare le eventuali difformità molecolari.
Nel pomeriggio, grazie alla professoressa di scienze umane abbiamo visto il documentario del 2015 “HUMAN”, diretto dal regista Yann Arthus-Bertrand.
Il film propone le interviste di 110 persone di tutto il pianeta su varie tematiche della vita. Le interviste non lasciano riferimenti visivi sulla provenienza degli intervistati. Tutti parlano la loro lingua madre su sfondo nero. Queste interviste parlano dei diversi mali del mondo e ci hanno lasciati senza parole fino a sera.

L’ultimo giorno, sei ottobre, dopo aver posticipato la sveglia, con i professori di scienze motorie e di inglese abbiamo mostrato le nostre performance atletiche con un’intensa camminata...
La fame è stata brillantemente sepolta dalla cucina della nostra insegnante di storia e latino, aiutata da due giovani sposini, Martina e Marco
Abbiamo poi saputo che nel rifugio i letti erano stati portati a braccia e il nostro sonno è diventato più pesante.
Dopo aver passato intense giornate di gioco psico-fisico-culturale, le nostre strade si sono tristemente separate, ma tutti siamo rimasti con una sola idea in testa:” tornare a Cà-Civrai”.